
Tra Cielo e Terra
Le parole di una canzone devono avere la fragilità e la trasparenza del guscio di una cicala - perchè la loro trama lieve non ingombri il prodigio del suono, apra la strada alla voce arcana che va al di là dei segni verbali, e porti agli uomini il dono di raggiungere la verità dell'essere. Nei testi di Roberto Cacciapaglia ci sono il vento e le bandiere, le nuvole e la sera, ci sono bambini intenti al canto arcano dell'ignoto, ci sono occhi che rispecchiano l'infinità: c'è un mondo che chiede di amare e di essere amato, c'è un cielo dove si può volare.Vedere dall'alto i deserti, il mare, le città e le strade, gli sguardi degli uomini e le loro passioni! E' un' aspirazione antica quanto l'uomo, che ha inventato gli angeli per accedere insieme a loro fuori dal tumulto della terra, e finalmente poter capire la vita di quaggiù. Ma soprattutto, a prestare le parole alla sua musica sono il desiderio e l'ansia del viaggio - l'emozione di cercare nuove dimensioni nello spazio ma anche nel tempo: verso il passato e verso il futuro, con la nostalgia e con la speranza. E' nella fantasia della mente che il "Perenne Viaggiatore" trova il percorso che lo salva dall'urto duro con l'attualità, con il disagio di un vivere che strazia i suoi pensieri di bene. Nasce così l'utopia - non il miraggio di una possibile evasione dalla realtà; ma l'immagine di una realtà nuova, dove gli uomini apprendano a conoscere il sale della vita, la gioia che solo la pratica della solidarietà, il gusto della "lealtà" sono in grado di elargire. Tenere e audaci come il sorriso dei bambini, le parole di Roberto si affacciano al balcone del futuro con un sorriso velato di lacrime - e l'incantesimo della musica fa immaginare che il loro augurio, una volta o l'altra, si avveri.